Questa mattina (18 novembre 2022, ndr) sfogliando Avvenire leggo un articolo di Giuseppe Matarazzo dal titolo “Al binario 21 esposte le schede del censimento degli ebrei” con l’appello di Liliana Segre sulla «Shoah» e sul Memoriale milanese ancora poco conosciuto e la necessità di prendere coscienza che l’antisemitismo è ancora un pericolo attuale visto che oggi lei a 92 anni deve sopportare di essere sotto scorta di protezione.

La Sezione Anmig di Macerata il 3 e il 4 Settembre ha scelto proprio il Binario 21 per i “I viaggi della Memoria” come prima uscita dopo il lungo tempo della Pandemia. È il binario da dove partivano i treni carichi di ebrei e non solo. L’area dove oggi sorge il Memoriale della Shoah originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz-Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

l 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvissero. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne.

Luogo di ricordo ma anche spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. La collaborazione dei fascisti e le delazioni favorirono la deportazione. Entrare in uno dei vagoni toglie il respiro… eppure si getta ancora odio. Tutto questo è inaccettabile. L’indifferenza e la rimozione della memoria sono due mali da cui dobbiamo curarci prima che «è avvenuto, quindi può accadere di nuovo» come ci ricorda Primo Levi. I nomi scorrono sul muro sotterraneo da dove partivano i treni, mentre sulla banchina le storie, tante storie di intere famiglie che avevano una sola colpa, quella di essere di un’altra razza.

Ieri nel novembre 1938, con la legge sui “provvedimenti per la difesa della razza italiana”, iniziò ufficialmente la persecuzione generalizzata degli ebrei in Italia. Sono stati ritrovati a Milano i fascicoli del Censimento e ora sono stati resi visibili al Memoriale, primo atto ufficiale di discriminazione nei confronti dei cittadini ebrei residenti a Milano. Un luogo della Memoria che parla ed è vivo attraverso le storie che si possono leggere sulla banchina dove erano raccolti gli ebrei che venivano ammassati nei vagoni e inviati in Germania.

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