Sotto l’albero, un libro è sempre un bel regalo

Questo tempo è sempre una corsa perenne anche per i regali e proprio all’ultimo minuto ci ricordiamo che manca ancora un pensiero per… non c’è cosa più facile allora che entrare in libreria e al volo acquistare un bel libro. Si può anche cercare tra gli scaffali un libro da leggere durante questo periodo natalizio. Qualche suggerimento.

Per passare momenti riflessivi e spensierati è fresco di stampa il nuovo libro di Umberto FolenaRitorno a Tretronchi” edito dall’Ancora. Don Ulisse in punizione in montagna tornerà a Tretronchi? Si legge d’un fiato, caratterizzato da uno stile agile e ricco di colpi di scena. Il secondo romanzo della «saga di Tretronchi», con la sua folla di personaggi vecchi e nuovi, procede rapido e ricco di colpi di scena verso un sorprendente finale. E per chi non lo ha letto consigliatissimo il primo volume “La notte in cui Carletto non cantò”.

La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta” di Andrea Camilleri. Il volume esce postumo e raccoglie racconti inediti o storie pubblicate in anni diversi come allegati al Corriere della Sera. Storie sempre sorprendenti quelle di Camilleri che attingono alla vita vera dove la satira e l’umorismo giocano un ruolo importante ma dove non mancano incanti emotivi.

Specchio il gattino” è contemporaneamente una fiaba e un racconto filosofico di Gottfried Keller scrittore ottocentesco svizzero un libro che incarna le ragioni dell’autonomia di pensiero di fronte all’arroganza del potere. Come scrive Marzano “…ciò che Keller intende raccontare è la storia emblematica del raggiro, di come chi si crede furbo, prima o poi, finisce con l’incontrare chi è ancora più furbo di lui…” Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Maximilian Liebenwein. Edito da una nota e storica casa editrice come la Giometti&Antonello di Macerata.

Quando pensiamo a San Francesco ci viene da pensare a quel matto ricco che lascia tutto il benessere per dedicarsi ai poveri, abbiamo davanti agli occhi colui che più di altri è discepolo autentico di Gesù e pensiamo a Fratello Sole e Sorella Luna e la storia della sua amicizia con Chiara. Il libro di Lucia Tancredi ci apre ad un’altra grande amica, Jacopa appunto. Un racconto che intreccia sapientemente verità storica e verosimile. Donna bella e ricchissima, fuori dagli schemi, che non abbassa il capo neanche davanti ad Innocenzo III. Una donna che percepisce la grandezza di quell’uomo che quando parla sbriciola il pane per tutti quelli che gli passano accanto, In lui Jacopa vede anche la bellezza della libertà di scegliere il proprio cammino. “Jacopa dei Settesoli” Edito da Città Nuova.

Un’altra figura femminile viene raccontata da padre Alberto Maggi nel libro “Bernadette – La vera storia di una santa imperfetta” Editrice Garzanti. Una biografia di che ci consegna la vera vita della quattordicenne, a cui la Madonna apparve per diciotto volte, dall’11 febbraio al 16 luglio del 1858, in una grotta di Massabielle, a Lourdes. Lontana dall’agiografia classica troviamo una giovane alta un metro e quaranta, analfabeta, sofferente d’asma a causa del colera con una madre alcolizzata e un padre disoccupato e fannullone. Una ragazza simpatica, furba, piena di humour. Entra in Convento nel 1866 dove è vittima di cattiverie, umiliazioni e soprusi. La madre Superiora Vauzou invidiosissima: ‘Mi chiedo come mai’, le diceva, ‘con tante animi nobili e istruite la Madonna ha scelto una povera analfabeta come te”

Lo scamarro avvelenato e altre ricette” di Gabriella Genisi Editore Sonzogno Ultimo romanzo della scrittrice ambientato in un bed & breakfast. Lolita Lobosco si trova in una indagine difficile dai risvolti personali che non riescono però a far arretrare Lolita verso la scoperta della verità.
La scrittrice è stata l’autrice anche dell’Incipit d’Autore Ed. Picus che ha visto la pubblicazione del volume “Partenze”, con l’immagine di copertina di Wladimiro Tulli. Una raccolta di racconti scelti tra i tanti partecipanti per originalità, coerenza, forza dei personaggi e stile linguistico.

Per chi ama il dialetto “Lu pringipittu. Co’ li diseggni de lu scrittore” di Agostino Regnicoli per Vydia Editore. Agostino Regnicoli, è un vero esperto della parlata maceratese e in modo particolare per la scrittura. Dopo aver scritto testi molto tecnici ha scelto di provare un campo inusuale: la traduzione di un racconto di Antoine de Saint-Exupery, “Il piccolo principe”, nella lingua dialettale maceratese. Compito non facile. Nel nostro territorio il dialetto è con tante piccole variazioni da Comune a Comune. Regnicoli ha scelto il dialetto del capoluogo, Macerata, simile a quello di Mario Affede. Si dice “E’ più facile parlarlo che leggerlo!” per questo l’autore ha inserito all’inizio quattro pagine su accentazioni, apostrofi, consonanti e nelle ultime pagine, un utile glossario.

Sempre edito dalla stessa Casa editrice Vydia “Me sa mijj’anne. Ovviro le avventure e le disavventure de òtto genera??ïó de contadì de la parte de Macerata” di Silvano Fazi Nel libro di Fazi la lingua usata è il dialetto di Urbisaglia.

Sempre per rimanere nella nostra terra ecco “Immaginare Prima” di Dante Ferretti con David Miliozzi. Il titolo riassume il lavoro dello scenografo quell’immaginare prima ciò che lo spettatore vedrà nel film. Il libro è la prima autobiografia dello scenografo, tre volte Premio Oscar, Dante Ferretti, in occasione dei suoi imminenti 80 anni. Una memoria, un viaggio dalla provincia italiana degli anni quaranta alla Hollywood di oggi, uno sguardo dietro le quinte di film che hanno fatto la storia del cinema. La vita dello scenografo maceratese Dante Ferretti è un film a sua volta. Il volume è diviso in due parti: nella prima è lo sceneggiatore che ci racconta amicizie straordinarie: Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Martin Scorsese, Tim Burton, Franco Zeffirelli, Terry Gilliam. La seconda parte invece è affidata allo scrittore Davide Miliozzi, che ne ripercorre la carriera professionale e il percorso umano. Pagine di confidenze intime e una dichiarazione d’amore per la nostra terra e quanto sia stata importante per la sua costruzione di mondi e per la sua poetica. Non solo un genio, il ritratto che ne esce è di un uomo ricco di umiltà, generoso, tenace. Il libro è stato presentato un maestro, il più grande, una persona di una umiltà unica, tenace, intelligente, generoso: un genio.

Un libro ironico a tratti spassoso, dove un microcosmo diventa macro, dove si ritrovano luoghi conosciuti e caratteristici della nostra città per Affinità Elettive ecco “Pronto, è il bar!” di Alessandro Savi e Luca Pucci e non poteva mancare la prefazione di un altro frequentatore di bar come Guido Garufi che sottolinea come il libro “diventa lettura del mondo, metafora viva della nostra esistenza…” Per chi vuole incamminarsi nei sentieri della storia e della vita vissuta:

Paolo Giunta La Spada Servigliano – Auschwitz (la storia di Grete Schattner)
Giuliana Vannini in visita al Campo di Servigliano dove incontra l’autore, Direttore scientifico della Casa della Memoria di Servigliano a cui racconta la storia della sua mamma Grete Schattner per Affinità e Elettive ne esce un libro che si legge tutto d’un fiato e che sarebbe un’utile lettura nelle scuole nei percorsi di Educazione Civica.

Adelmo Cervi I miei Sette Padri la storia tragica di una grande famiglia antifascista raccontata da. Suo padre era Aldo terzogenito dei Cervi quando l’autore aveva appena quattro mesi. Figlio di un mito che a lui ha lasciato soltanto una lapide e un nome. Nel libro invece vuole raccontare il carattere, la sua vicenda originale come ognuno dei 7 fratelli lo erano.

Benedetta Tobagi La Resistenza delle Donne Einaudi Editrice Tecnograf Reggio Emilia
Nella lotta partigiana accanto a quella di tanti preti e cattolici che hanno combattuto la violenza nazifascista anche con la vita ci si è dimenticati del grande contributo delle donne nella Resistenza e non solo come staffette ma anche combattendo, prestando assistenza. È un libro di storie, di vita di donne che hanno creduto alla libertà.

A gennaio ricorderemo ancora una volta la Shoah, Emanuele Fiano nel Profumo di mio Padre dove attraverso Nedo, sopravvissuto al campo di concentramento in una famiglia di scomparsi nelle camere a gas ripercorre la tragica vicenda della sua famiglia e la costruzione di un rapporto di amore filiale. Altra memoria preziosa dove passa la vita di un rapporto difficile e intenso tra padre e figlio.

Due saggi interessanti:
So-stare nel tempo: Pedagogia del quotidiano di Eugenio Lampacrescia
Lungo il tempo della Pandemia che ci ha visti in una reclusione forzata tra le mura di casa, senza l’incontro con gli altri, senza la possibilità di abbracci, di parole molti hanno dato spazio alla scrittura così come l’autore. In una sorta di vecchio diario, ha iniziato a scrivere pensieri e riflessioni sulla sua piattaforma digitale principale, nel tentativo di utilizzare i social non solo come strumenti di intrattenimento o di incontro, ma come un vero e proprio canale educativo.
La Pedagogia è la scienza dell’educazione e l’educazione è anche prevenzione primaria del disagio personale e sociale e persino della salute mentale ed anche fisica. Riflessioni che diventano anche memoria di un tempo e di ripensare il nostro cammino personale.

Il tempo duro che abbiamo vissuto si lega anche al saggio su lutto e nostalgia di Massimo Recalcati per Feltrinelli “La luce delle stelle morte” Al centro del libro c’è il rapporto della vita umana con l’esperienza traumatica della perdita. Cosa accade dentro di noi quando perdiamo chi abbiamo profondamente amato? Quale vuoto si spalanca? Quale lavoro ci attende per ritornare a vivere? E cosa avviene quando questo lavoro risulta impossibile e ci sentiamo persi insieme a chi abbiamo perduto? Il lavoro del lutto e la nostalgia sono due esempi di come possiamo restare vicini a ciò che abbiamo perduto senza però farci inghiottire dal dolore.

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