Dal 9 al 14 gennaio il nostro Vescovo è partito insieme ai sacerdoti che hanno accolto la proposta per un momento di ritiro spirituale… dove, vi chiederete? La base è stata la piccolissima città nel sud della Francia, vicino Lione, Ars! Sì avete capito bene la Parrocchia che ancora oggi ha la grazia di custodire la storia, le vicende, il carisma di San Giovanni Maria Vianney, il Curato d’Ars appunto, patrono di tutti i sacerdoti in cura di anime. Il nostro Vescovo ha coinvolto i sacerdoti che hanno partecipato, 13 in tutto, a scoprire le scelte profonde di san Giovanni, ha indicato i punti fermi del sacerdozio, ha spronato all’imitazione e all’ascolto della sua testimonianza oltre che, chiaramente, a pregarlo e chiedere a lui di intercedere per il proprio sacerdozio e per tutti i sacerdoti.

Ma Ars è stata la base operativa, perché il Vescovo in verità aveva guardato molto più avanti. Già la prima tappa della partenza è stata a Torino, alla scuola di San Giovanni Bosco con la celebrazione nel Santuario di Maria Ausiliatrice che custodisce la sua tomba insieme a quella di santa Maria Domenica Mazzarello, fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma), e la tomba del piccolo – grande! – san Domenico Savio. Insomma un inizio segnato da una spiritualità tutta attenta ai giovani!
Arrivarti ad Ars, la visita al Santo Curato e il giorno seguente la visita alla cappella delle Apparizioni del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherità Maria Alaquoque a Paray Le Monial. Qui abbiamo incontrato, oltre la bellissima figura di Santa Margherita, quella del suo padre spirituale, don Claude de la Colombière, anche lui… santo!

Non contenti di tanto ci siamo spinti fino a Never: luogo che con silenzioso rispetto custodisce la piccola grande santa Bernadette Soubirous, colei che a Lourdes ebbe l’esperienza della Signora!

Pieni di queste fantastiche figure abbiamo trascorso un’intera giornata eucaristica: celebrazione e adorazione fatte con attenzione, solennità e silenzio, ringraziando per quanto si era già ricevuto.
Ripieni della sfida del Santo Curato di non fermarsi davanti anche a quelle che agli occhi di alcuni possono essere novità incomprese, siamo andati a Taizè per ascoltare la testimonianza di un Monaco e per partecipare alla preghiera comunitaria che ha toccato i nostri cuori.

Rientrando a casa, come non fermarsi in un luogo che per secoli è stata la culla della cristianità e del monachesimo di tutta Europa: Cluny? Non ci siamo poi fatti scappare l’occasione di salutare il grande padre e guida dello spirito san Francesco di Sales ad Annecy che, insieme a santa Giovanna Francesca de Chantal, ci ha riportato a Macerata con un’ultima spinta… che sicuramente ci mancava! Ancora immersi nella presenza dei Santi, ascoltando il loro insegnamento e guardando il loro esempio, con la volontà di provare ad imitarli, ritorniamo all’ordinarietà della vita cercando di fare tutto il possibile per vivere pienamente il sacerdozio come dono e mistero!

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