“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La campagna mette in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che fanno sentire bene anche chi li compie.

Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio. Gli spot mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, donando opportunità e fiducia, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività.

Dalla Casa della Carità che a Seregno, offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale.

Tra i progetti raccontati ce n’è uno tutto marchigiano: quello che riguarda la chiesa di Santa Maria della Piazza ad Ancona. L’8×1000 infatti grazie alle firme ogni anno restituisce a fedeli e visitatori tesori dimenticati come questo gioiello romanico che è stata sottoposta ad un intervento di restauro conservativo importante.

Nel sito 8xmille.it è possibile accedere alla mappa geolocalizzata dove sono documentati migliaia di interventi già realizzati, in Italia e nel mondo. Una geografia di opere in aggiornamento, nel segno della rendicontazione e della trasparenza verso chi ha generato con la firma opere di fraternità secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La Chiesa cattolica ogni anno si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e contribuenti per rinnovare la firma che si concretizza in risorse per la realizzazione di opere dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita.
La campagna mette in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che fanno sentire bene anche chi li compie.

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