Inaugurata a Palazzo Ricci a Macerata, “Scipione e le vie di Roma” la tradizionale mostra estiva promossa dalla Fondazione Carima, con la curatela del direttore artistico del museo Roberto Cresti, che quest’anno è dedicata a Luigi Bonichi, noto con lo pseudonimo di Scipione.
Maceratese illustre, che Giuseppe Ungaretti ha definito «il nostro maggior pittore moderno», Luigi Bonichi è dunque il protagonista dell’esposizione che, partendo dalla raccolta museale, percorre le ‘vie’ di Roma, intese non quali luoghi fisici bensì come quegli artisti che hanno contribuito a delineare il fermentante clima culturale romano degli anni Venti e Trenta, con ramificazioni fino agli anni Cinquanta e oltre.
Lungo il percorso espositivo, infatti, i visitatori incontreranno nomi noti dell’arte italiana del XX secolo, che dialogano tra loro in virtù di rapporti diretti o indiretti che li legano e che riconducono per strade diverse a Scipione: da Giorgio de Chirico a Renato Guttuso, da Antonio Donghi a Fausto Pirandello, solo per citarne alcuni. Un viaggio che parte dalla Roma antica, “musa ispiratrice” della ricerca artistica di Luigi Bonichi, e che arriva agli anni tra la fine della Seconda guerra mondiale e il boom economico, tra luci e ombre.
“Ci è sembrato doveroso – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – rendere omaggio a questo artista eminente, ampiamente rappresentato nella collezione di Palazzo Ricci, nel novantesimo anniversario della sua morte. La mostra Scipione e le ‘vie’ di Roma si pone in continuità con le ultime esposizioni organizzate nel nostro museo, indirizzate a dare voce alla sua straordinaria raccolta di pittura e scultura del Novecento italiano che tanto ha da raccontare. Di ciò devo ringraziare il Professor Roberto Cresti che, ancora una volta, ha saputo dare magistralmente voce agli artisti che abitano le stanze di questa antica dimora gentilizia, evidenziando relazioni e collegamenti che conferiscono un valore aggiunto alle opere già di per sé pregevoli. Parafrasando l’antico adagio stavolta le strade di Roma portano a Palazzo Ricci”.
In occasione della mostra i visitatori potranno inoltre godere di alcuni dipinti provenienti dai depositi museali, che stati sono temporaneamente inseriti nel percorso permanente.
La mostra inaugurata il 27 luglio, resterà aperta fino al 24 settembre con visita libera gratuita.
Orari luglio e agosto:
dal martedì al sabato ore 16.00 – 19.00
domenica e festivi ore 10.00 – 13.00 ǀ 16.00 – 19.00
Orari settembre:
sabato ore 16.00 – 19.00
domenica e festivi ore 10.00 – 13.00 ǀ 16.00 – 19.00