
Anche la Chiesa dei Frati Cappuccini Montemorello di Recanati celebra la Festa del Perdono di Assisi. Mercoledì 2 Agosto 2023 alle 17, è prevista la relazione di Fra’ Fabio Furiase sul tema: “Sono forse io il custode di mio fratello?”, a seguire alle ore 19 ci sarà la Messa animata dal coro della cattedrale di Macerata
ed al termine una cena fraterna con la cucina del Convento.
Durante la giornata i Frati saranno disponibili per le confessioni, al fine di ottenere l’Indulgenza Plenaria del Perdono di Assisi.
Come ottenere l’indulgenza plenaria del perdono di Assisi (Per sĂ© o per i defunti):
Dal mezzogiorno del primo Agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 Agosto),
oppure col permesso dell’Ordinario (Vescovo), nella domenica precedente o
seguente (a decorrere dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della
domenica) si può lucrare una volta sola l’indulgenza plenaria.
Condizioni richieste:
- Visita entro il tempo prescritto, a una Chiesa Cattedrale o Parrocchiale o ad altra
che ne abbia l’indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignitĂ
di Figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la propria
professione di fede). - Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti
o seguenti). - Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica.
- Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un
“Ave Maria” o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla
Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. - Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.
Come San Francesco chiese ed ottenne l’Indulgenza del Perdono
Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella
contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò
nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore ! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata : “Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande -gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiore ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera , ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione.
Poi disse: “Per quanti vuoi questa indulgenza?” Francesco scattando rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: “Come, non vuoi nessun documento?” E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserĂ a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento: questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola , disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarVi tutti in Paradiso!”.