La Polizia di Stato, da sempre molto attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati.
Per questo, oggi è stata presentata a Roma, con lo slogan «Questo non è amore», la nuova campagna nazionale contro la violenza sulle donne (Qui il video di presentazione). Il progetto, che prende spunto dall’iniziativa educativa promossa nel 2013-2014 dalla Questura de L’Aquila, ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Alla cerimonia svoltasi nella Capitale erano presenti il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che, al termine dell’incontro, ha simbolicamente aperto le porte degli Uffici di Polizia alle numerose vittime di questi crimini, invitandole a far visita alle postazioni mobili della Polizia di Stato.
La postazione mobile ospiterà un gruppo di esperti costituito da un medico della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile sezione reati contro la persona, un operatore della Divisione Anticrimine, nonché un poliziotto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Sarà presente, inoltre, un rappresentante del Centro Antiviolenza locale. Ognuna di queste figure professionali è stata preventivamente scelta in base al bagaglio di esperienza maturata negli anni sulla specifica materia.
Per quanto riguarda la giornata inaugurale di domani a Civitanova Marche saranno il dirigente della Squadra Mobile Vice Questore Aggiunto Alessandro Albini e il medico della Polizia di Stato Fabio Frascarelli Gervasi a spiegare i dettagli del progetto e saranno pronti, assieme al personale specializzato, a fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza.