Nel pieno svolgimento dell’anno giubilare della Misericordia, che si concluderà il prossimo 20 novembre, con la chiusura della Porta Santa in San Pietro, e rispondendo all’esigenza espressa da molti lettori di conoscere le condizioni essenziali per ricevere l’indulgenza planaria, pubblichiamo un breve resoconto e, nel merito, il messaggio del vescovo di Macerata, monsignor Nazzareno Marconi.

Per la nostra Diocesi, il luogo in cui si può ottenere l’indulgenza è il santuario della Madonna della Misericordia, sito in piazza San Vincenzo Maria Strambi, in prossimità della Cattedrale di San Giuliano, a Macerata.

Già da alcune settimane, durante il sabato e la domenica pomeriggio, le Unità pastorali hanno organizzato una Via Crucis che attraversa la città di Macerata, da piazza Annessione fino a piazza Strambi, verso la Basilica (come riportato anche in Emmausonline, tra questi leggi qui l’articolo sul pellegrinaggio dell’Unità pastorale di Santa Croce-Immacolata di Macerata).

Di seguito, le condizioni per ottenere l’indulgenza plenaria:

  • È necessario essere cattolici battezzati (e quindi liberi dal peccato mortale);
  • essersi confessati e aver preso parte alla comunione eucaristica, al massimo sette giorni dopo (o prima) di voler ricevere l’indulgenza;
  • si deve pregare secondo le intenzioni del Papa;
  • fondamentale è, inoltre, compiere un’opera di pietà o di penitenza: le prime consistono nel fare un pellegrinaggio in un Santuario o luogo giubilare (non solo a Roma, ma in tutti e cinque i continenti), mentre tra le seconde rientrano l’astensione dai consumi superflui, il digiuno o la donazione di una somma di denaro ai bisognosi;
  • infine, poiché l’indulgenza plenaria sia effettivamente valida, sono necessari il distacco totale dal peccato e un sincero pentimento.

Qualora mancasse una di queste condizioni, l’indulgenza ottenuta non sarebbe planaria, ma deve considerarsi parziale. Questa si riceve:

  • Compiendo i propri dovere e sopportando le contrarietà della vita, innalzando una preghiera fiduciosa a Dio;
  • mettendo se stessi e i propri averi a disposizione delle persone che ne hanno più bisogno;
  • privandosi spontaneamente e con sacrificio di qualcosa ritenuta importante.

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