L’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) informa in una nota che è «confermata la possibilità stabilita dalla legge 107/2015 per chi frequenta la scuola paritaria di portare in detrazione la spesa sostenuta per la frequenza sino a un massimo di 400 euro, con un risparmio (o un recupero) d’imposta pari a 76 euro, cioè il 19% di detrazione». Si tratta di una possibilità che riguarda «tutti i livelli scolastici: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e di II grado».

“La spesa da prendere in considerazione – precisa l’Associazione – è quella sostenuta nell’anno 2015 (periodo solare) e non va riferita all’anno scolastico (chi per caso entro il 2014 avesse versato totalmente l’importo dovuto per l’anno scolastico 2014/2015 non potrà inserire nessuna detrazione. Naturalmente, se per l’anno scolastico 2015/2016 si è comportato allo stesso modo, potrà indicare l’importo versato entro il 2015)».

L’Agesc è impegnata «a ottenere dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate chiarimenti e semplificazioni, soprattutto sulla documentazione». Inoltre, chiede «una circolare che definisca con chiarezza la questione, evitando difficoltà ai genitori nei rapporti con i Caf».

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