«Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, ci fa pensare che la vita è camminare, è un cammino. Se una persona non cammina e rimane ferma, non serve, non fa nulla. Pensate all’acqua: quando l’acqua non è nel fiume, non va avanti, ma è ferma, si corrompe […]. Per favore: non fermatevi nella vita!». Così papa Francesco, al telefono, come già nel 2013 e nel 2014, con i pellegrini riuniti allo Stadio Helvia Recina di Macerata il 6 giugno 2015.

Un invito, un incoraggiamento a prendere sul serio anche quest’anno la proposta che si ripete sin dal 1978 – anno del delitto Moro e dell’elezione di Giovanni Paolo II –, rivolta da don Giancarlo Vecerrica, allora insegnante di religione, oggi vescovo di Fabriano–Matelica, agli studenti come gesto di ringraziamento alla Madonna a conclusione dell’anno scolastico. E i giovani sono stati sempre i principali protagonisti dell’avvenimento perché, come monsignor Vecerrica ama ripetere: «Alla Madonna affido tutti, ma in particolare i giovani, che sono i veri poveri di oggi!»

«Tu sei l’unico!» è il tema di quest’anno e, allo Stadio Helvia Recina, presiederà l’Eucaristia il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona–Osimo. Le informazioni sono sul sito www.pellegrinaggio.org.

Veramente tanti sono i giovani che partecipano. Racconta Simone, 23 anni: «Ho portato durante la notte una delle lanterne e all’alba sono stato chiamato per il servizio d’ordine. Per quanto fossi arrabbiato con chi spingeva per passare in testa, davanti alla Madonna di Loreto sono riuscito ad aprirmi e a sentire la verità di questo mio pellegrinaggio, le ragioni della fatica di tutta la notte: il bisogno di confermare la mia fede».
«È vero – dice un altro – ci si sente protagonisti in un modo che non ti puoi immaginare!»; «Sì; ci si può mettere alla prova in modo diverso»; «Eppoi quelli che guidano non ti fanno la morale, e non ti chiedono neanche di farti prete…».
Federico, 25 anni, è uno scout e non vede l’ora di mettersi in cammino per aiutare altri a trainare con delle corde le carrozzine dei disabili che precedono la testa del Pellegrinaggio. E ci sono anche i ragazzi della cooperativa Pars che ogni anno testimoniano il percorso di recupero e reinserimento dopo un passato di sottomissione alla droga.

Un avvenimento che vale la pena vivere, insomma: «Cammina l’uomo, quando sa bene dove andare…», per dirla con una canzone di Chieffo. E tornano alla mente le parole conclusive della telefonata di papa Francesco lo scorso anno: «Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. E l’Angelo custode di ognuno di voi vi dica all’orecchio: “Canta e cammina!”. A risentirsi!».

E speriamo davvero di riascoltare il Santo Padre anche il prossimo 11 giugno.

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