«Prima di tutto prendiamo nota con rispetto della volontà espressa dal popolo americano in questo esercizio di democrazia che mi dicono sia stato caratterizzato da un grande affluenza alle urne».

Così il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Pontifica Università Lateranense, ha commentato ai giornalisti la vittoria di Donald Trump. «Facciamo gli auguri al nuovo presidente perché il suo governo possa essere davvero fruttuoso. Assicuriamo anche la nostra preghiera perché il Signore lo illumini e lo sostenga a servizio della sua patria ma anche a servizio del benessere e della pace nel mondo. Credo che oggi ci sia bisogno di lavorare tutti per cambiare la situazione mondiale perché è una situazione di gravi lacerazioni e conflitto».

Riguardo al tema della costruzione dei muri alle frontiere su cui anche papa Francesco si era espresso, il cardinale ha riferito: «Vedremo come si muoverà il presidente. Naturalmente diciamo: una cosa è essere candidato, altra cosa è essere presidente. Sui temi specifici cercheremo di capire quali saranno scelte e in base a quelle si potrà dare una valutazione. Ma mi sembra prematuro adesso dare giudizi».

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