img-20161206-wa0021Lunedì 5 dicembre in molti, come noi, sono stati accolti dal caldo sorriso di Gianna Jessen, presso la Santa Casa di Loreto. La sua storia ci ha davvero toccato il cuore: sopravvive ad un aborto salino e i medici si accorgono da subito che la piccola Gianna ha una gran voglia di vivere (leggi qui l’articolo). La soluzione salina le causa paralisi cerebrale e di conseguenza difficoltà nella deambulazione, ma essa stessa la considera un dono, averla ha significato vivere e la possibilità, in seguito, di ricevere altri dono: la premura e l’affe?tto di tante persone che hanno creduto in lei, come nonna Penny, la mamma adottiva che si è batt?uta affinché lei potesse imparare a camminare.

«I medici si sono subito accorti che la piccola Gianna ha una gran voglia di vivere»

img-20161206-wa0018La sua missione è testimoniare Gesù: Gianna non si ritiene sopravvissuta per caso, ma per una missione, testimoniare l’amore di Gesù. Trova da Dio la forza di perdonare la madre biologica («si è presentata nel corso di un evento – ha affermato durante dell’incontro -, io le ho dett?o che sono cristiana e la perdono»), ma non si sente orfana, appartiene a Dio, padre amorevole che si prende cura di lei. Con Dio conversa, riceve risposte, si sfoga: racconta di quando gli ha chiesto perché ancora non ha conosciuto l’uomo giusto per lei e il Signore le ha risposto che sta aspettando che incontri una persona che le voglia davvero bene per quello che è, e la protegga.

La missione di Gianna è testimoniare Gesù

img-20161206-wa0019Gianna ha partecipato a delle maratone e ora sogna di scalare una montagna per poter sperimentare nella fatica il sostegno di Gesù: «Siate uomini d’onore, a voi è affidato il coraggioso compito di prendervi cura e proteggere le donne e i bambini», è stato il suo incoraggiamento per i presenti. E alle donne: «Prima di fidanzarsi o sposarsi è importante ricostruire il rapporto con i propri genitori». Ovvero, non dare per scontato quello che abbiamo, a partire dalla salute fisica. «Tutto ci è stato donato», ha detto Gianna prima di chiedere un favore: «Non lamentiamoci perché già il fatto di poter stare in equilibrio e camminare è una cosa grandiosa».

Paolo e Sara

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