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Antigone come emblema di libertà e di rivolta. Lo afferma Cathy Marchand, attrice francese, esponente del Living Theatre (compagnia statunitense di teatro sperimentale fondata da Judith Malina e Julian Beck nel 1947), ospite a Macerata della Notte dei Licei (leggi qui) e del corso di teatro per gli studenti del Liceo “Leopardi” promosso da Francesco Facciolli (leggi qui l’articolo sul progetto TEATROaSCUOLA) con l’appoggio della dirigente scolastica Annamaria Marcantorelli e la supervisione del prof. Fabio Macedoni. Alla carriera della Marchand va riconosciuto l’impegno sociale in favore delle donne e delle nuove generazioni.

Antigone rappresenta la libertà dall’aggressione e dalla violenza

«Ad Antigone è legato il mio esordio nel Living negli anni Ottanta – ha sottolineato ancora l’attrice -, una figura femminile che potremmo definire “contreo”. In un momento in cui le donne vengono aggredite, non solo in Italia, Antigone si ribella a Creonte, re di Tebe, a un modello caratterizzato dalla tirannia della morte».

Foto tratta da www.cathymarchand.com

Per la Marchand il ruolo della donna è inevitabilmente positivo data la capacità di portare la vita. E la vita è sinonimo di libertà. «Proprio Cathy Marchand – ha dichiarato Facciolli – ha interpretato una rivoluzionaria messa in scena di Antigone insieme a Julian Beck e Judith Malina. L’incontro di Cathy con gli studenti del Leopardi è un evento e noi siamo ben felici di aver potuto, grazie alla dirigente Marcantonelli, alla Compagnia “Fabiano Valenti” di Treia e all’Associazione Tuttinsieme di Corridonia, procurare questo importante appuntamento formativo».

Ogni donna deve saper difendersi ed esprimere se stessa. Lo ribadisce l’attrice spiegando il lavoro svolto al Liceo “Leopardi”: «Attraverso le giovanissime studentesse (leggi qui l’articolo sul testo portato in scena lo scorso anno scolastico) vogliamo che si diffonda la possibilità di piantare semi di libertà e di autostima. Ogni donna deve saper difendersi per non cadere nelle mani di fidanzati e mariti violenti, che vogliano viverle come una proprietà».

«Vogliamo piantare semi di libertà e di autostima in queste giovani donne»

Nel corso di teatro risulta evidente come nessun essere umano possa essere paragonato a una “cosa”, a qualcosa di materiale. «Il teatro offre la possibilità di aprire la nostra mente rendendoci delle persone consapevoli – ha affermato l’attrice -, in questo senso, anche la tecnica è un fattore culturale: le nostre armi sono solo quelle dalla cultura e la cultura ti porta a “conoscere” gli atti e non lasciarti imprigionare sotto una campana di vetro».

«Nessun essere umano può essere paragonato a una proprietà»

L’essere umano per Sofocle deve rimanere libero, ma una libertà che si ottiene non attraverso la sterile culturale delle nozioni. «La vera cultura inizia a scuola – ha concluso la Marchand -, ed è qui che sarebbe interessante, nel prossimo futuro, condurre un lavoro sul femminile. Approfondire quello che per ora è un mio stage e che sto portando avanti da molti anni».

L’attrice francese in compagnia delle allieve del corso di TEATROaSCUOLA

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