Si rinnova, in chiave “pop”, lo storico legame tra Macerata e la Cina questa volta grazie ai colori, ai suoni, agli odori e alle tante altre sensazioni d’oriente che sabato 28 gennaio hanno invaso il centro storico di Macerata per celebrare il capodanno cinese.

L’Istituto Confucio e l’Università di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata, hanno dato il benvenuto al 2017 che nella tradizione cinese è l’anno del Gallo.

Il Gallo, secondo la tradizione orientale, simboleggia la Luce, il Fuoco e la Speranza, dunque annuncia il ritorno del giorno dopo un periodo di tenebre.

Un simbolo, quello del Gallo, che rappresenta anche coraggio, lealtà, espressi dal suo atteggiamento vanitoso e presuntuoso al contrario della Scimmia che ha accompagnato un 2016 decisamente non così luminoso.

In Cina, il capodanno, si chiama “Festa di Primavera”, certo non lo è stato a giudicare dalla temperatura offerta da una Macerata riscaldata però da molte persone e dagli spettacoli pirotecnici che hanno invaso le vie del centro storico fino a confluire in Piazza Mazzini, vero baricentro della festa.

Il capodanno cinese a Macerata ha offerto un programma nutrito e curato che si è svolto a partire da venerdì 27 nell’orto dei pensatori dove si è iniziato ad assaporare le atmosfere orientali a partire dalla cerimonia del tè, degustazioni, costumi e trucchi, danze del fuoco, arti marziali e canti.

Alle 16 di sabato 28, da piazza Annessione è partito il corteo con leoni danzanti, taburini cinesi, trampolieri e giocolieri che hanno accompagnato le persone lungo il percorso fino a Piazza Mazzini per l’occasione trasformatasi in una piccola Cina.

Il nuovo anno nel calendario cinese è stato accolto dagli effetti speciali del videomapping di Luca Agnani che ha letteralmente immerso i presenti trasformando gli edifici di un intero lato di Piazza Mazzini in pagode animate dal drago e dove il Gallo, grazie al fuoco, ha preso il posto della Scimmia.

Tipici ravioli di carne e gli involtini primavera hanno donato il gusto gastronomico d’oriente, mentre l’arte dei nodi, della calligrafia e del ritaglio della carta hanno affascinato i presenti appagati dai pregiati souvenirs come ricodo di un pomeriggio cinese a Macerata.

A concludere l’iniziativa lo scenografico spettacolo della Mutoid Waste Company che, per il capodanno cinese di Macerata, ha preparato un gigantesco drago di ferro e un enorme gallo che sono stati dati alle fiamme in una cerimonia che ha illuminato quasi a giorno Piazza Mazzini.

La consulenza artistica dell’evento è stata curata da Marco Cecchetti, la realizzazione del Capodanno Cinese è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’Accademia arti marziali “Giuseppe Giosuè, del Liceo Classico Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata e dell’Accademia di lingua cinese delle Marche di Porto Sant’Elpidio.

Il Capodanno cinese a Macerata è stata anche l’occasione per sottolineare l’attività del Macerata Opera Festival, che quest’anno celebra la stagione dal titolo Oriente mettendo in programma allo Sferisterio Turandot, Madama Butterfly e Aida.
La festa di primavera maceratese è stata l’occasione per portare sul palco di Piazza Mazzini Auretta Bloom, artista digitale e apprezzata dj che ha elaborato in chiave elettronica le sonoritĂ  della celebre romanza per tenore della Turandot di Giacomo Puccini, Nessun dorma.

Allora, non resta che augurarci “Xin Nian Hao” ovvero Buon anno.

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