immagini tragiche ci vengono portate in casa in questo periodo di profughi che vivono una tragedia anche affettiva nel loro fuggire dalla loro povertà e miseria. Ce ne parla sul quotidiano Avvenire, Mimmo Muolo descrivendoci l’intervento del segretario generale della CEI che è intervenuto ieri alla presentazione del quinto numero del 2018 della rivista Limes, dal titolo «Quanto vale l’Italia».
E ha inquadrato il tema da diversi punti di vista. Uno dei quali, appunto, le problematiche relative alla mobilità umana. «Sfido chiunque – ha detto – a trovare un passaggio in cui il papa o il cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, o io stesso abbiamo mai sostenuto di essere a favore di una accoglienza «senza se e senza ma».
Il punto di riferimento per le scelte della Chiesa è la Sacra Scrittura. «In essa, tra l’altro, -ha aggiunto il vescovo – si legge l’espressione scelta dal papa come apertura della Messa per la 104esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: “Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto”. E poi, nel Vangelo di Matteo: “Ero forestiero e mi avete accolto”».