Prevenire la violenza di genere, promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, decostruire gli stereotipi: sono gli obiettivi del progetto «Genere-Azione: Ciak si gira contro la violenza! Dal dialogo al fare prevenzione», proposto dall’associazione Osservatorio di Genere e dalla cooperativa sociale Il Faro Onlus. Si tratta di una serie di azioni rivolte a ragazzi e ragazze tra i 16 e i 26 anni della provincia di Macerata. Il progetto è realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità e sostenuto dalla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche.

Il progetto è stato presentato ieri al Centro di aggregazione giovanile Kalimera di Civitanova davanti ad un’ampia platea di ragazzi, che hanno poi assistito alla proiezione di «Mani rosse» e hanno partecipato all’incontro-dibattito con Francesco Filippi, autore del film.

«Sono più di 400 le donne che nel 2016 si sono rivolte ai centri antiviolenza della regione – ha detto Meri Marziali, presidente della commissione regionale per le pari opportunità –. Credo molto in attività come questa, perché la violenza è un problema culturale: per tanto tempo ci hanno raccontato che fosse un problema di ordine pubblico risolvibile con l’aumento delle pene, ma non è solo questo. Le nuove generazioni devono farsi portavoce di un cambiamento importante, per questo per tutto il 2019 abbiamo approvato anche un progetto di educazione sentimentale da portare avanti nelle scuole superiori».

«La violenza assistita è quando i ragazzini come voi presenti oggi – ha spiegato Elisa Giusti, coordinatrice del progetto e coordinatrice Sportello Antiviolenza di Civitanova, rivolgendosi ai ragazzi in platea – ascoltano minacce e insulti, attacchi sia verbali che fisici: questo provoca nei minori danni psicologici molto forti, che possono portare a un senso di solitudine, all’isolamento, alla depressione e a disturbi scolastici. Da gennaio, sono 56 le donne che si sono rivolte al nostro sportello, sia di Civitanova che di Comuni limitrofi come Montecosaro o Monte San Giusto. Bisogna ricordare che non esistono prototipi di donna vittima di violenza o di uomo che fa violenza: sono persone come tutti, spesso insospettabili».

«I dati sono allarmanti – ha detto Laura Romitelli, assistente sociale dell’Ambito territoriale sociale 14 – perché secondo un’indagine Istat nel 2017 oltre 49mila donne si sono rivolte ai centri antiviolenza, e il 63% di loro ha dei figli. È quindi una problematica che non investe solo la donna, ma l’intero nucleo familiare. È importante educare i giovani a una nuova coscienza sociale».

«Una parte rilevante delle donne che fanno denuncia ha un’età compresa tra i 30 e i 40 anni – ha spiegato Claudia Santoni, presidente dell’Osservatorio di Genere – mentre le donne più giovani sono poco visibili, quindi si è posto il problema di come intercettarle. Ecco perché il target del progetto è per ragazzi tra i 16 e i 26 anni, con linguaggi innovativi: il tentativo è di creare un supporto sempre maggiore verso i giovani grazie a campagne di sensibilizzazione».

«Sono sempre gli adulti che parlano – ha aggiunto Silvia Casilio, Odg –, quindi abbiamo voluto capovolgere la situazione: quindi i ragazzi protagonisti del progetto saranno gli attuatori della campagna di sensibilizzazione. A settembre saranno loro ad andare nelle scuole per parlare di prevenzione della violenza contro le donne, a spiegare come la violenza sia sempre sbagliata, anche nei confronti dei propri coetanei».

Ieri quindi l’avvio del progetto «Genere-Azione»: le attività, che continueranno fino al 2020, sono divise in quattro fasi. Nella prima, «THINKS!», sono previsti quattro incontri a gennaio sulle tematiche della violenza di genere, sul mondo del lavoro, sulla discriminazione, sulla famiglia. Nella seconda, «JUST DO IT!», saranno svolti dei laboratori teatrali e cinematografici. I laboratori hanno l’obiettivo di far ragionare i ragazzi e le ragazze a partire dai temi affrontati durante il percorso di formazione e spingerli a lavorare sulla realizzazione della campagna di sensibilizzazione che sarà poi veicolata nella terza fase, «LET’S SPREAD AND SHARE!». In questa, è prevista un’azione disseminazione trasversale che comprenderà una campagna di comunicazione tradizionale con brochure e volantini e una campagna social.

Nella quarta e ultima fase, «BEST PRACTICES FOR YOUNG PEOPLE», verrà attivata un’azione informativa e di prevenzione – di tipo sperimentale – dello Sportello Antiviolenza di Civitanova Marche. L’8 Marzo 2020, infine, si svolgerà la giornata di restituzione dei risultati del progetto alla presenza delle istituzioni.

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