Il giro di affari dei 21 negozi di alimentari della Caritas in Svizzera che vendono prodotti alimentari e di uso quotidiano a prezzi agevolati è cresciuto del 3,6% (per un totale di 13,1 milioni di franchi nel 2018). Ciò significa che “la domanda è in forte aumento”. È un comunicato della Caritas elvetica a rendere noti oggi questi dati e a parlare di “circa un milione di persone povere o a rischio di povertà” nella Confederazione elvetica. Il dato, segnala la Caritas, è passibile di modifiche nel prossimo futuro dato che “i cantoni stanno cercando di risparmiare sull’aiuto sociale e riducono i premi per i fondi dell’assicurazione sanitaria”. I negozi della Caritas cercano di rispondere allo sforzo dei meno abbienti di contenere i costi della vita, offrendo prodotti a basso costo. Tra le vendite è cresciuta quella di frutta e verdura (+4,3%); undici negozi Caritas vendono anche pane fresco. I negozi Caritas si inseriscono in un progetto più ampio che si propone come luogo di incontro e socialità, ma anche come possibilità di impiego part-time e di reinserimento lavorativo per i disoccupati di lungo periodo. L’approvvigionamento dei beni in vendita è garantito da rapporti di partenariato con oltre 400 fornitori, tra cui Denner, Migros, Spar, Aldi, Manor, Nestlé et Sprüngli.

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