Un aiuto psicologico e materiale alle donne alle prese con gravidanze inaspettate, sempre attivo anche durante il lockdown. Questo il servizio offerto dal Centro aiuto alla vita che ha aperto oggi una nuova sede presso la parrocchia dei Santi Antonio e Annibale di Roma. Attiva dal 2010, l’organizzazione nella Capitale ha favorito la nascita di 432 bambini offrendo anche uno sportello di ascolto per il post aborto. “Viviamo in un periodo storico di grande vuoto cosmico, mi viene in mente la storia di Willy e della bimba gettata a Salerno da un balcone appena nata – ha detto Maria Luisa Di Ubaldo, presidente di Federvita Lazio -. Ecco perché i nostri sette centri, anche durante il lockdown, non si sono mai fermati”. Solo a Roma, ha fatto sapere la responsabile di Federvita Lazio, nel 2019 sono nati più di 180 bambini. “Assistiamo le donne in gravidanza e fra le nostre volontarie ci sono coloro che hanno vissuto l’aborto. Alla sindaca e alle forze politiche – ha concluso – faccio appello affinché Roma diventi una città della vita”.
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