di Gianni Borsa

“La genesi dell’umanità, sia come riferita nel libro della Genesi dell’Antico Testamento, sia come rappresentata dalla storia attraverso i secoli, è sempre stata un conflitto violento tra persone e gruppi che erano e avrebbero dovuto trattarsi come fratelli. I primi furono Abele e Caino”. Sandro Calvani, è coautore, con Valerio Capraro, del volume “La scienza dei conflitti sociali. Divisioni politiche, immigrazione, violenza sulle donne, fake news: cosa ci insegna la ricerca” (Franco Angeli editore). Un libro che, dopo lunghi studi, “esce non a caso alla vigilia dell’enciclica sulla fraternità di Papa Francesco”, spiega il consigliere speciale per la programmazione strategica della Mae Fah Luang Foundation a Bangkok (Thailandia, dove vive), già funzionario Onu e Caritas. “Caino era un agricoltore e Abele invece un pastore. Caino uccise suo fratello per la diversità del sacrificio offerto a Dio, diversità dovuta alla diversa occupazione dei due fratelli”, spiega al Sir nel giorno in cui vede la luce il volume. Aggiunge: “Nella parabola evangelica del Buon Samaritano, il sacerdote e il levita che ‘passano oltre’ senza aiutare una persona nel bisogno non odiano, né attaccano o fanno violenza al viandante ferito. Sono solo indifferenti, non si affratellano con lui”.
Calvani argomenta: “Anche nel cambio epocale che stiamo vivendo, il confronto tra chi crede nelle priorità della libertà e chi crede invece in quelle dell’uguaglianza è divenuto violento e insanabile dentro le nazioni e tra le nazioni, perché moltissimi hanno dimenticato il terzo valore fondante della rivoluzione francese, la fratellanza. Senza di essa i supremi valori di libertà e di uguaglianza si confrontano come antagonisti, come avversari, diventano nemici, fomentano violenza e conflitti. Molti ignorano o fanno finta di non accorgersi di tanti conflitti quotidiani tra uomini e donne, tra nativi e immigrati, tra destra e sinistra, tra fatti e opinioni, verità e fake news… Così le ragioni della non-fratellanza devastano le società e le economie, sviliscono la politica e frammentano o bruciano perfino le cose più care come l’amore di coppia e la famiglia. Spariscono i fratelli perché crescono i coltelli”. “Ricostruire fratellanza decostruendo i conflitti sociali e quelli internazionali è la responsabilità principale che il Concilio affida ai fedeli laici nel mondo contemporaneo, secondo la Gaudium et spes”.

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