Un Manuale del Consiglio d’Europa per i decisori politici sui diritti dell’infanzia nell’ambiente digitale è ora disponibile per aiutare ad affrontare “in modo concreto le questioni legate alla protezione e ai diritti” dei più piccoli. I bambini rappresentano un terzo dei “cittadini digitali”: questo significa “molte opportunità, tra cui l’accesso al materiale e all’informazione scolastica”, piattaforme per “esprimersi e giocare”, ma anche “molti rischi”, comprese “violazioni per i diritti umani”. Dopo le “Linee guida per il rispetto, la protezione e la realizzazione dei diritti dei bambini nell’ambiente digitale” adottate dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, ora il Manuale “Tutti a bordo, tutti on line”, offre indicazioni e “assistenza nella formulazione di politiche e quadri nazionali” che garantiscano i diritti digitali dei piccoli. In circa 80 pagine si delineano quali debbano essere gli impianti legali e politici che gli Stati devono strutturare, i “principi operativi” (accesso, libertà di espressione, partecipazione, privacy, diritto all’educazione, diritto alla protezione e sicurezza), quali le possibilità di cooperazione a livello internazionale (tra gli Stati e con gli organismi internazionali), come interfacciarsi con le imprese commerciali. Un capitolo affronta i progressi dell’intelligenza artificiale e le implicazioni per i diritti dei bambini. Per ogni tema affrontato, il Manuale indica una serie di domande di verifica per gli Stati.

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