Ogni studente delle superiori “costa” circa 1100 euro alla famiglia, tra libri e corredo scolastico: si tratta di una cifra pesante che favorisce la dispersione scolastica e l’abbandono. Alcune regioni sostengono le famiglie per queste spese, il Forum delle Associazioni Familiari chiede che anche nelle Marche si prendano iniziative simili.

A poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico le famiglie delle Marche si trovano, ancora una volta, alle prese con il caro scuola. A trovarsi in difficoltà sono soprattutto gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, per i quali si stima, in media, una spesa di 1.100 euro a ragazzo per libri e corredo scolastico. Non è un problema nuovo: già per l’A.S. 2022/2023 il Forum delle Associazioni Familiari ha supportato diverse famiglie nell’acquisto dei libri di testo grazie al progetto “Un euro a famiglia”. L’ulteriore rincaro previsto, però, impone una riflessione.

Molte famiglie, infatti, non possono sostenere quei costi o, quando possono, riescono con enormi difficoltà. La conseguenza, spesso, è la dispersione, quando non l’abbandono scolastico di ragazzi tra i 16 e i 18 anni. È una evidente negazione del diritto allo studio previsto dalla nostra Costituzione, oltre che un’ipoteca sul futuro di un Paese che ha bisogno che i suoi giovani abbiano un’istruzione di qualità.

Come sempre, le famiglie si stanno ingegnando, ricorrendo sempre di più al mercato dell’usato o allo scambio/regalo, prassi utile a risparmiare, ma che diventa sempre più difficile, anche a causa dei libri di testo cambiati troppo in fretta. Sappiamo che alcune regioni italiane riconoscono agli studenti della scuola superiore delle agevolazioni per l’acquisto dei libri di testo o del materiale scolastico, come Trentino, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria.

Si tratta, tuttavia, di iniziative a macchia di leopardo, e chiediamo alla nostra Regione Marche di adottarle, per superare anche i divari territoriali nel sistema di istruzione dei quali, periodicamente, si torna a parlare.

Investire sulla scuola vuol dire credere nel futuro dei territori e dell’intero Paese. Supportare le famiglie perché possano consentire ai figli di seguire le proprie aspirazioni, frequentando il corso di studi più adatto a loro, è un compito non derogabile e ancora più urgente nel contesto sociale attuale.

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