I simboli sono i segni di una cultura sacra secolare, anzi millenaria, che parlano tuttavia compiutamente soltanto a coloro che possiedono un bagaglio culturale idoneo per arrivare a decriptare il messaggio in essi incorporato e nel contempo velato. Quello della “Modernità simbolico-mitologica dell’antico nella Letteratura italiana e nelle Arti” è un filone ermeneutico interdisciplinare, che si avvale della storia delle religioni antiche e delle sue fonti come precipua chiave di decifrazione di opere sia letterarie sia artistiche di tutti i tempi.
Riuscire a scoprire il significato nascosto nella scriptio inferior dell’opera – concepita e strutturata in partenza dal suo autore come uno scrigno-palinsesto – e codificato attraverso immagini dalla valenza simbolico-religiosa per lo più dissimulata entro involucri innocuamente realistici è lo scopo prioritario del ricercatore-investigatore di questo filone ermeneutico.
Organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, attraverso la sua Formazione Permanente, con il patrocinio del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (Cnsl), il corso laboratoriale ER-SMMA_Lab.Leo. (alla sua prima edizione) si terrà dal 2 all’8 luglio a Recanati, presso la Sala convegni “Franco Foschi” del Cnsl.
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Le lezioni di carattere teorico (I modulo) verteranno sui seguenti argomenti:
- l’“Arte della memoria” dall’antichità al Rinascimento”; il simbolo, il segno, il mito, l’ermeneutica e la divina ispirazione del poeta (entusiasmo) nell’antichità classica;
- la simbologia sacra, la mitologia religiosa e le rispettive fonti nella prospettiva della storia delle religioni antiche;
- la circolazione manoscritta e a stampa dei testi del paganesimo religioso nell’Umanesimo-Rinascimento;
- il riaffiorare del paganesimo religioso, dei suoi temi e dei suoi simboli, nel Rinascimento: il caso del libro dell’Hypnerotomachia Poliphili (1499) illustrato da xilografie;
- la dea pagana dell’amore (nonché della guerra) da Oriente a Occidente nella storia delle religioni antiche (Inanna, Ishtar, Astarte, Derceto, Hator, Afrodite, Venere, Tanit, Celestis). Simbologia, iconografia, fonti antiche, bibliografia moderna;
- un paredro della dea pagana dell’amore nella storia delle religioni antiche: Dumuzi, Tammuz, Adon, Adone. Simbologia, iconografia, fonti antiche, bibliografia moderna;
- due teorizzatori della simbologia sacra, della mitologia religiosa e della “nuova mitologia dei tempi moderni”: Georg Friedrich Creuzer (Marburg an der Lahn, 1771 – Heidelberg, 1858) e Charles François Dupuis (Trie-Château, 1742 – Is-sur-Tille, 1809);
- l’approccio ermeneutico della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”.
Le lezioni di carattere laboratoriale (II modulo) avranno lo scopo di spiegare come fattivamente riuscire a interpretare opere letterarie e artistiche nella prospettiva ermeneutica interdisciplinare della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”, che chiama in causa la storia delle religioni antiche e le sue fonti come fondamentale chiave di decifrazione.
La sezione artistica, dopo una introduzione riguardante la riemersione del paganesimo nell’Arte del Rinascimento, verterà su alcune opere di Sandro Botticelli: individuando e decriptando la simbologia sacra velata nelle immagini di alcuni suoi celebri quadri dal soggetto mitologico, ma non solo, verrà portato alla luce il significato cripto-pagano dell’opera – concepita come uno scrigno-palinsesto –, occultato nella sua scriptio inferior, approdando in tal modo a soluzioni ermeneutiche innovative. Verranno inoltre presi in esame alcuni quadri recanatesi (uno dei quali di incerta attribuzione a Caravaggio) al fine di decifrarne il significato complessivo nascosto, a partire dalla decriptazione delle immagini simbolico-religiose che essi contengono, considerate alla luce della “misteriosa mitologia locale” di Recanati, toponimo dalle “favole antiche” locali fatto derivare dall’epiclesi Ericina dell’Afrodite-Astarte venerata a Erice, in Sicilia.
La sezione letteraria verterà sull’opera di Giacomo Leopardi “homo religiosus et symbolicus”:
- La sezione leopardiana presenterà una panoramica spaziante dalla formazione cristiana e dal tema del sacro cristiano nei testi giovanili alla componente cripto-pagana, in chiave simbolico-mitologico-religiosa, dei testi in verso e in prosa della maturità, passando attraverso gli interessi per le religioni pagane antiche, anche in prospettiva sincretistica, dimostrati in opere erudite giovanili quali la Storia dell’astronomia (1813) e il Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815);
- prenderà inoltre in esame gli scritti leopardiani che registrano le riflessioni teoriche sul simbolo in accezione greco-antica e quelle sul simbolo e sulla mitologia in prospettiva religiosa, riecheggianti le teorie primo-ottocentesche di Georg Friedrich Creuzer e di Charles François Dupuis;
- considererà, poi, la presenza della filosofia del neoplatonismo pagano nel pensiero e nell’opera di Leopardi. Si concentrerà, quindi, su alcuni componimenti leopardiani d’ambientazione recanatese (La sera del dì di festa e il Passero solitario) considerati nella prospettiva ermeneutica della “modernità simbolico-mitologica dell’antico” al fine di farne emergere il significato recondito, riposto nella scriptio inferior degli stessi testi, da Leopardi concepiti con la struttura semantica dello scrigno-palinsesto e criptati, nella loro scriprio inferior, con i simboli, i temi e le fonti della “misteriosa mitologia locale” di Recanati, il pagus intitolato a Venere-Astarte Ericina.
- Infine, considererà due poeti del Novecento (Mario Luzi e ed Eugenio Montale) in qualità di cripto-decifratori del Passero solitario tramite le chiavi ermeneutiche della “misteriosa mitologia locale” recanatese.
Tour recanatesi, visite a musei e a luoghi di culto e gite nelle Marche porteranno i corsisti a scoprire dal vivo la “misteriosa mitologia locale”, nonché le locali bellezze paesaggistiche e artistico-architettoniche.
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