Sta per squillare tra pochi giorni il campanello della riapertura delle scuole della nostra regione. Il giorno 17 settembre migliaia di studenti con lo zaino pieno di libri e di… speranze per il nuovo anno scolastico varcheranno la soglia di migliaia di aule. Noi abbiamo incontrato due studenti dell’IIS E. Mattei di Recanati, Geraldine e Nicola che si apprestano a frequentare l’ultimo anno del loro percorso scolastico.
Abbiamo chiesto loro con quale stato d’animo e quali speranze stanno attendendo questo evento.
Geraldine: “Mi sento molto emozionata e triste, perché questo anno sarà l’ultimo anno per una classe, come la nostra, molto unita e purtroppo alla conclusione dei 5 anni passati insieme dovremmo separarci per scelte diverse”
Nicola: “Nonostante sia l’ultimo anno non mi sento per nulla in tensione riguardo gli esami, però sono triste di lasciare tutti i miei amici e compagni di classe che ho conosciuto”
Cosa vi attendete dai vostri insegnanti?
Geraldine: “Prima di tutto spero di avere gli stessi professori dell’anno scorso, ma spero che possano aiutarci a farci sentire più fiduciosi per gli esami”.
Nicola: “Spero che i nostri insegnanti ci aiutino nel percorso di avvicinamento all’esame e che i nostri nuovi professori siano disponibili ad ascoltarci”
Dopo gli esami di maturità quali sono le vostre prospettive?
Geraldine: “Ho intenzione di continuare gli studi e andare all’Università di Ancona nella facoltà di Ingegneria Informatica per entrare poi nel mondo del lavoro”
Nicola: “Dopo gli esami vorrei andare all’Università di Camerino nella facoltà di Ingegneria Informatica per poi cercare di aprire una mia attività personale sul settore”
Al di fuori dell’ambito scolastico e delle sue problematiche, quali sono i problemi più urgenti da affrontare in quest’epoca?
Geraldine: “Io penso che una delle problematiche più grande sia la carenza di posti di lavoro in Italia che costringe molti giovani a cercare lavoro all’estero”
Nicola: “Io penso che una delle problematiche più grandi sia la “multietnicità” attuale dell’Italia e il fatto che molte persone, nonostante sia passato tanto tempo, ancora non riescano ad accettarlo”