Il vescovo della diocesi di Macerata Nazzareno Marconi, ha comunicato ai fedeli ed al clero i cambiamenti di incarico di vari sacerdoti diocesani.


La nostra Diocesi si ha ancora un numero consistente di sacerdoti, anche giovani, almeno nel confronto con le altre diocesi marchigiane ed italiane. Ma questi nostri sacerdoti, provenienti dalle comunità neocatecumenali di tutto il mondo, sono di ben 26 nazionalità. Formati a Macerata nel Seminario diocesano missionario Redemptoris Mater, hanno una vocazione sia missionaria che diocesana, che li porta periodicamente a partire per la missione. Per questo, oltre che per l’invecchiamento degli altri sacerdoti diocesani, ogni anno varie Unità Pastorali sono necessariamente coinvolte in cambiamenti.

Inoltre, quest’anno si sono svolti i Capitoli di varie congregazioni religiose portando al cambio di parroci religiosi che svolgono servizio in alcune nostre parrocchie come i Francescani Cappuccini, i Francescani Minori, gli Agostiniani ed i Passionisti. Diamo il benvenuto ai nuovi religiosi e ringraziamo e salutiamo quelli che partono.

È bene che i fedeli comprendano che il modello di parroco del passato non è più realizzabile. Allora il parroco era nato in uno dei comuni della Diocesi, restava in una parrocchia quasi tutta la vita e diventava così amico di nonni, figli e nipoti; questo tipo di presenza religiosa non è più possibile con i preti di oggi, così diversificati per nazionalità, formazione e vocazione.

Oggi abbiamo circa 57 preti diocesani impegnati nelle parrocchie, mentre altri 27 sono in missione in vari luoghi in Italia o all’estero. Tra anziani e ammalati – di cui solo alcuni possono dare qualche aiuto sempre più marginale –, abbiamo altri 33 sacerdoti. Questi, con l’aiuto dei presbiteri religiosi, sono a servizio delle nostre 67 parrocchie.

Come si può ben vedere i numeri non sono più quelli di un passato non molto lontano, quando ogni parrocchia aveva un parroco e un viceparroco. Inoltre, sui 57 attivi in pastorale, i presbiteri diocesani e missionari provenienti dal Cammino neocatecumenale, che perciò periodicamente partono in missione, sono 30, più della metà.

Il Sinodo chiama tutti: presbiteri, diaconi e laici a una maggiore corresponsabilità per la vita di fede delle nostre parrocchie; ad avere uno sguardo chiaro sulla realtà e non solo sui desideri. Il nostro tentativo è quello di mantenere stabili in ogni Unità Pastorale alcuni preti che possano essere di riferimento per i fedeli, ma nelle singole parrocchie i cambiamenti sono e saranno necessariamente frequenti.

Ecco i cambiamenti comunicati:

Don Gabriele Crucianelli da Porto Recanati passerà a Coordinatore dell’UP di Cingoli Sud al posto di don Fabrizio Perini, come parroco di Avenale, Troviggiano e Grottaccia. Sarà aiutato da don Oscar Salguero.

Don Luca Beccacece diventerà Coordinatore dell’UP di Porto Recanati e parroco delle due parrocchie presenti a Porto Recanati.

Don Pietro Micheletti dall’UP Montefano passerà a Prefetto agli studi del Seminario RM e collaboratore a Porto Recanati.

Don Giacomo Pompei da Tolentino passerà a Collaboratore dell’Ufficio Scuola della CEI a Roma e dell’Università Cattolica. Collaborerà poi con l’UP di Montefano.

Don Grzegorz Swierkosz diventa collaboratore dell’UP Immacolata Santa Croce.

Don Oscar Mwansa diventa collaboratore dell’UP Tolentino centro.

Don Marco Petracci viene nominato Responsabile Diocesano del Servizio dell’Ufficio Pastorale Giovanile e Oratori.

Nel corso del prossimo anno altri sacerdoti, compatibilmente con le situazioni complesse di vari Paesi esteri dove dovrebbero essere accolti, partiranno per la missione.

Questa situazione è in costante evoluzione, anche per l’età avanzata di vari sacerdoti, che però ancora lavorano a tempo pieno in parrocchia e che sentitamente ringraziamo.

Speriamo che i nostri fedeli comprendano che ciascuno cerca di fare del suo meglio e che, solo con la collaborazione generosa di tanti, si potranno aiutare soprattutto i più fragili, come i piccoli e gli anziani, a vivere una vita di fede e di speranza.

Chiediamo a tutte le comunità credenti una preghiera corale perché il Signore susciti una sempre più viva e vera vita di fede nelle nostre famiglie e, insieme, il dono di vocazioni alla vita consacrata di speciale donazione al Signore e al sacerdozio ministeriale.

Affidiamo a San Giuliano ed alla Mater Misericordiae le nostre parrocchie e le nostre famiglie.

Macerata, Festa di San Giuliano
Il vescovo Nazzareno ed il Collegio dei consultori

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